FOTO / Riconsegnati alla Gst anche gli impianti (fantasma) di Prato Selva

Finori ha proceduto al passaggio di consegne nelle mani di Tudisco (Asbuc) per contro della società proprietaria. Mantiene però la seggio cabinovia dei Prati

FANO ADRIANO – Anche le strutture della stazione sciistica di Prato Selva (quel che rimane) sono state riconsegnate alla Gran Sasso Teramano, dall’ex gestore Marco Finori. Nel corso di un veloce incontro formale tra l’imprenditore e il presidente dell’Asbuc, Paride Tudisco, delegato dalla società, ciò che resta degli impianti (tappeto, seggiovia, piccolo locale e un piccolo rifugio) è tornato nel possesso della Gst che l’aveva messo in vendita assieme a quelli di Prati di Tivo. C’è da ricordare che a differenza di quest’ultima località, a Prato Selva le stagioni e gli impianti non ripartono da anni ed è ben visibile dallo stato dei beni, come le foto di questo articolo testimoniano.

Si torna dunque al punto di partenza, fatta eccezione per la seggio cabinovia, che Finori non ha riconsegnato, pur ripromettendosi di farlo in un immediato futuro. Verrebbe dunque a mancare una delle parti del contenzioso, anche se la Gst senza seggio cabinovia poco o nulla può fare per la ripartenza della stagione invernale, considerato lo stato delle seggiovie dei Prati di Tivo, anche in caso di una vendita all’impresa dei Fratelli Persia.